Personal Branding Medico; Talvolta un “NO” a un trattamento medico puó arricchirti molto piû che accettare la rovina di una generazione.
È sempre più frequente, soprattutto nella medicina estetica, il fenomeno del “Rich Girl Face”: ragazze under 30 che richiedono riempimenti a zigomi e labbra che possano farle assomigliare alle “ragazze ricche” che si vogliono emulare sui social.
Io penso che il ruolo del medico sui social sia sicuramente quello di informare sui propri trattamenti, ma nel 2022 è ancor più condividere i suoi valori e la sua vision sulla bellezza.
Il ruolo del medico sui social oggi è di grandissima responsabilità nei confronti delle nuove generazioni.
Non è uno psicologo, certo, ma è colui che può decidere operativamente dove limitare le ostentazioni e le insicurezze.
Se è sui social che le persone vedono i vip e li copiano, è sui social che i medici devono comunicare i loro valori rispetto ai canoni di bellezza.
Personalmente non so se si possa uscire da questa visione che ha generato comportamenti imitatori compulsivi, disagi e insicurezza, so che non è semplice, ma con una buona comunicazione si possono creare grandi consapevolezze anche nelle menti delle ragazze under 30.
Il vantaggio che oggi donano i social non è solo in termini di notorietà e condivisione della propria conoscenza e della propria professionalità, è anche avere la possibilità di poter dare un valore aggiunto a questi mezzi di comunicazione.
Il vantaggio è diffondere senso civico, etica e deontologia,
Ed è per questo che sviluppo il personal brand dei miei clienti e quando dico che creo connessioni mai esistite prima è proprio perché credo che solo condividendo i propri valori e la propria vision, ancor prima del prprio sapere, si possa fare la differenza tra i competitors e attrarre clienti in linea con la propria professionalità.
Da questo concetto si evince che tutta la comunicazione del medico online gira intorno alla strategia di personal branding.
Il personal branding è la percezione che le persone hanno di noi, e non va lasciata al caso o alla spontaneità, bensì stimolata e direzionata verso l’obiettivo che ci siamo posti in base ai valori, allo scopo per cui si è scelto questo percorso di medicina, in base alla mission che abbiamo nel mondo e alla differenza che vogliamo fare.
Il personal branding è quindi una nostra scelta che influenza le percezioni altrui, e questo percorso richiede introspezione e lungimiranza, richiede di chiarirci le idee e capire qual è la nostra unicità rispetto al collega e perché le persone dovrebbero scegliere noi.
Nel marketing medico nulla è lasciato al caso.
Se riprendiamo il concetto da cui sono partita, il tuo personal branding, qualora tu fossi contrario/a all’omologazione di massa e ai trattamenti aggressivi che hanno il fine di far somigliare la paziente a qualcuno, renderebbe evidente il tuo punto di vista grazie alla tua comunicazione sui social.
Perché come amo dire, siamo sui social per comunicare la nostra unicità, e la vendita è solo una conseguenza della nostra unicità, è solo una conseguenza, quindi, di una strategia di personal branding.